La nebbia che copriva e terra e cielo
a poco a poco intorno si dirada.
Ecco, tondeggia in mezzo al verde cupo
delle sue foglie il giallo degli aranci.
È nata l'erba; il suolo n'è coperto.
Le viole di notte son cadute,
e marciscono a piè dei loro gambi
pieni di foglie accartocciate, grigie;
i cristantemi sembrano percossi
da una gran doglia e abbassano la loro
capellatura sotto il grave peso
dell'acqua che ne preme e steli e foglie.
Solo le rose ridono, là bianche,
qua porporine, a salutare il sole.
- Luigi Siciliani (1881 - 1925), Mattina di decembre, da Arida Nutrix -
|