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Perle N. 3, lunedì 13 aprile 2020 |
“Devo liberarmi del tempo / e vivere il presente giacché non esiste altro tempo / che questo meraviglioso istante.”
Alda Merini, Il mio passato 
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Covid-19. Disinformazione e fake news
Fake news (false notizie) è una locuzione inglese del XXI secolo, che designa un’informazione in parte o del tutto non rispondente al vero ma dall’apparente plausibilità, divulgata (intenzionalmente o non) attraverso il Web, i media e i social. In italiano le false notizie, riprese e amplificate dai media, sono anche dette bufale mediatiche, che il buon giornalismo dovrebbe saper identificare, magari avvalendosi dell'aiuto di un "cacciatore" di bufale come Il Disinformatico. E in passato? Altri erano i termini della disinformazione, ma le ripercussioni potevano essere altrettanto gravi. Sandro Botticelli nel 1496-97 ne fece un'allegoria in immagini: La Calunnia, e dato che una falsa notizia, per essere credibile, ha bisogno di qualcuno che la diffonda, qualcuno che le attribuisca un titolo di verità, e cosi via, ecco che Botticelli realizzò in pittura una vera e propria scenografia.
Click: disinformazione ; La Calunnia di Sandro Botticelli
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Segnalazioni. Link utili per letture e passeggiate... online
Proseguono i suggerimenti dei bibliotecari per il tempo da trascorrere in casa. Questa settimana intrecciamo un filo di perle dedicato alla memoria nella e della Svizzera italiana, prendendo spunto da uno dei centri specializzati della Biblioteca cantonale di Bellinzona, la Documentazione regionale ticinese (Drt) che vi invitiamo a conoscere qui in un click e a visitare quando riapriremo.
Fili di memoria che ritroviamo declinati in diverse forme, su diversi supporti (audio, video, letture sceniche, e-book) e... in diversi luoghi, su e giù per la Svizzera italiana, conservati in diversi "archivi della memoria" quali le Teche RSI, LanostraStoria, il Museo della Memoria dell'ATTE (Associazione ticinese terza età), l'Archivio audiovisivo di Capriasca e Val Colla e molti altri ancora che si trovano riassunti sulla pagina Patrimoni digitali ticinesi del SVPC (Sistema per la valorizzazione del patrimonio culturale).
Buon ascolto, buona lettura o buona visione!
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Lunedì
13
aprile |
Perle pasquali. Passeggiata e visita virtuale
In questo Lunedì dell'Angelo, tradizionalmente dedicato alle scampagnate con la famiglia, vi proponiamo due brevi... passeggiate a casa. La prima alla scoperta de I testimoni muti della nostra storia, alberi secolari a Bellinzona, Lugano e Locarno, in un servizio RSI di "Svizzera e dintorni" del 2012, la seconda è un viaggio nel passato, per conoscere il villaggio di Tremona-Castello nel XIII secolo, in una ricostruzione virtuale del 2016 a cura di Mendrisiotto Turismo.
Click: I testimoni muti della nostra storia
Click: Il villaggio di Tremona-Castello in 3D
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Martedì
14
aprile |
Perla. Dossier RSI
Una raccolta di filmati, in italiano e dialetto, delle Teche RSI (il primo risalente al 1958, l'ultimo del 1985) per ricordare I mestieri di una volta, tipici di un mondo rurale oggi quasi scomparso. Il cadregátt (costruttore e impagliatore di sedie), il magnán (stagnino), il moléta (arrotino), il bottaio, l'operaia alla filanda,... nove professioni di un tempo, alcune ambulanti, molte dimenticate, come purtroppo le tecniche e i trucchi del mestiere.
Click: I mestieri di una volta
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Mercoledì
15
aprile |
Perle. Video e audio dagli archivi locali
Per il tema dei mestieri di una volta, incontriamo nell’Archivio della Memoria di Arogno (ADMA) gli orologiai. ADMA salvaguardia la storia locale raccogliendo testimonianze orali (di arognesi e di alcune persone della confinante Valle d’Intelvi), di fotografie e di documenti. Rivivono usi e costumi di una quotidianità dimenticata. Come quella della coltivazione ed essiccazione del tabacco, che troviamo documentata nell'Archivio della Memoria di Stabio (pubblicato sulla piattaforma Museo della Memoria dell'ATTE). Fotografie in bianco e nero e interviste che, più che una professione, narrano di un'attività familiare e di "buon vicinato".
Click: Gli orologiai di Arogno
Click: Il tabacco a Stabio
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Giovedì
16
aprile |
Perle. Voci e e-book dal Grigioni italiano
Il rischio di dimenticare, in un’era sempre più veloce e dalla memoria corta, è dietro l’angolo. Le “Voci del Grigioni italiano” della RSI, nella trasmissione del 2017 Sudore antico danno voce allo storico Marco Marcacci, che narra di antichi mestieri. Nello stesso anno la Pro Grigioni italiano (Pgi) pubblica, anche in formato e-book scaricabile gratuitamente, Lo scrigno dei ricordi, a cura di Aixa Andreetta e Renata Rigassi Codoni. Trenta testimonianze di vita nel Moesano, storie di una società rurale che si modernizza, di attività che si rinnovano e reinventano. La Pgi, sempre su questo tema, ha lanciato a marzo 2020 sul canale YouTube dieci ministorie-video, parte del progetto “Radici”.
Click: Sudore antico
Click: Lo scrigno dei ricordi
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Venerdì
17
aprile |
Perla. Documentario
Dalla trasmissione RSI "Svizzera e dintorni" del 2011, proponiamo il documentario La memoria della valle di Romano Venziani e Luciano Paltenghi che illustra, partendo dai ricordi di un abitante di Lavertezzo, la dura vita e le attività di un tempo in Valle Verzasca.
Click: La memoria della valle
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Sabato
18
aprile |
Perle. Letture sceniche
Il tema dell'isolamento, di un intero paese a causa di una calamità naturale o di un uomo tra pareti di libri, offre l'occasione per proporvi due letture sceniche e di rendere omaggio a due grandi scrittori vissuti in Ticino ma di fama internazionale: Giovanni Orelli con L'anno della valanga nella produzione del Teatro sociale di Bellinzona (quattro voci, una fisarmonica e un clarinetto per la Borsa degli spettacoli di Thun del 2015) e Hermann Hesse, con la lettura in italiano (Antonio Ballerio) e in tedesco (Ernst Süss) del racconto L'uomo con molti libri registrata alla Biblioteca cantonale di Bellinzona nel 2019 in collaborazione con il Museo Hermann Hesse di Montagnola.
Click: L'anno della valanga
Click: L'uomo con molti libri
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Domenica
19
aprile |
Perle pasquali. Canzoni ticinesi
Per concludere la settimana in musica, sempre rimanendo nella Svizzera italiana, ecco una fra le melodie più care ai ticinesi: Ticinella. L'interpretazione del Trio di Gandria (pubblicata sul canale YouTube nel 2014 da NES Ticino - Breaking News) è da ascoltare mentre nel video scorrono immagini di un Ticino rurale ormai lontano nel tempo. La stessa canzone è poi rivisitata in chiave moderna da Renato Torre, vincitore del progetto “La mia banda suona il rock”, e da Claudio Taddei, cantautore e pittore uruguaiano-ticinese scomparso nel 2019 (produzione RSI, pubblicata sul canale YouTube nel 2018).
Click: Ticinella-Trio di Gandria
Click: Ticinella-Torre e Taddei
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